Terapia antivirale ed esiti a 10 anni nel carcinoma epatocellulare resecato correlato al virus dell'epatite B e delll'epatite C
Esistono dati limitati sull’utilizzo del trattamento antivirale e sul suo impatto sugli esiti a lungo termine del carcinoma epatocellulare ( HCC ) correlato al virus dell’epatite B ( HBV ) e al virus dell’epatite C ( HCV ) dopo resezione epatica.
L'obiettivo dello studio era quello di determinare l'utilizzo e l'impatto degli antivirali nel carcinoma epatocellulare correlato a HBV e HCV.
Uno studio di coorte ha incluso 1.906 partecipanti ( 1.054 carcinoma epatocellulare correlato a HBV e 852 carcinoma epatocellulare correlato a HCV ) provenienti da 12 centri internazionali.
Tutti i partecipanti avevano carcinoma epatocellulare correlato al virus HBV o al virus HCV, e sono stati sottoposti a resezione chirurgica curativa.
L'esito primario era l' utilizzo della terapia antivirale e l'esito secondario era la sopravvivenza globale ( OS ) a lungo termine.
L'età media era di 62.1 anni, il 74% erano maschi e l'84% asiatici. In totale il 47% della coorte totale ha ricevuto terapia antivirale durante un follow-up medio di 5.0 anni.
L’ utilizzo complessivo degli antivirali per i partecipanti con carcinoma epatocellulare correlato a HBV è stato del 57% ed è diminuito nel tempo, dal 65% prima del 2010, al 60% dal 2010 al 2015, al 47% oltre il 2015, P minore di 0.0001.
L’utilizzo complessivo di antivirali per il carcinoma epatocellulare correlato a HCV è stato del 35% ed è aumentato nel tempo, dal 24% prima del 2015 al 74% dal 2015 e oltre, P minore di 0.0001.
La sopravvivenza globale a 10 anni è stata inferiore nei partecipanti non-trattati sia per i partecipanti HBV ( 58% vs 61% ) che per quelli HCV ( 38% vs 82%; entrambi P minore di 0.0001 ).
Nell’analisi di regressione multivariata di Cox aggiustata per fattori confondenti rilevanti, la terapia antivirale iniziata prima o entro 6 mesi dalla diagnosi di carcinoma epatocellulare è stata indipendentemente associata a una mortalità inferiore sia per carcinoma epatocellulare correlato a HBV ( hazard ratio aggiustato, aHR, 0.60; P=0.002 ) sia correlato a HCV ( aHR, 0.18; P minore di 0.0001 ).
La terapia antivirale è associata alla sopravvivenza a lungo termine nelle persone con carcinoma epatocellulare correlato a HBV o HCV che si sottopongono a resezione curativa, ma è gravemente sottoutilizzata. ( Xagena2024 )
Huang DQ et al, J Clin Oncol 2024; 42: 790-799
Inf2024 Onco2024 Farma2024
Indietro
Altri articoli
Tecentriq a base di Atezolizumab nel trattamento di: cancro uroteliale, cancro del polmone non-a-piccole cellule, cancro a piccole cellule polmonare, cancro mammario triplo negativo, carcinoma epatocellulare
Tecentriq è un medicinale che contiene il principio attivo Atezolizumab, ed è impiegato nel trattamento delle seguenti forme di cancro:...
Chemioterapia per infusione arteriosa epatica adiuvante postoperatoria con FOLFOX nel carcinoma epatocellulare con invasione microvascolare
Sono state segnalate l'efficacia e la sicurezza della chemioterapia per infusione arteriosa epatica ( HAIC ) adiuvante postoperatoria con 5-Fluorouracile...
Nivolumab più Cabozantinib con o senza Ipilimumab per il carcinoma epatocellulare avanzato: coorte 6 dello studio CheckMate 040
Sono state studiate la sicurezza e l'efficacia di Nivolumab ( Opdivo ) più Cabozantinib ( Cabometyx ) con o senza...
Inibitori del checkpoint immunitario per il carcinoma epatocellulare avanzato di classe Child-Pugh B
Gli inibitori del checkpoint immunitario ( ICI ) sono sempre più utilizzati nei pazienti con carcinoma epatocellulare ( HCC )...
Camrelizumab più Rivoceranib versus Sorafenib come terapia di prima linea per il carcinoma epatocellulare non-resecabile: studio CARES-310
È stato dimostrato che l’immunoterapia con inibitori del checkpoint immunitario combinati con un inibitore della tirosina-chinasi ( TKI ) anti-angiogenico...
Somministrazione sequenziale di TACE e SBRT seguita da immunoterapia come terapia di conversione nel carcinoma epatocellulare localmente avanzato non-resecabile: studio START-FIT
La sinergia tra terapie locoregionali e inibitori del checkpoint immunitario non è stata studiata come terapia di conversione per carcinoma...
Diabete di tipo 2, scompenso epatico e carcinoma epatocellulare nei pazienti con steatosi epatica non-alcolica
Sono scarsi i dati riguardanti lo sviluppo di scompenso epatico nei pazienti con steatosi epatica non-alcolica ( NAFLD ) con...
Inibitori del checkpoint immunitario per il carcinoma epatocellulare avanzato di classe B di Child-Pugh
Gli inibitori del checkpoint immunitario ( ICI ) sono sempre più utilizzati nei pazienti con carcinoma epatocellulare ( HCC )...
Carcinoma epatocellulare avanzato o non-resecabile: la combinazione Imfinzi più Imjudo approvata nell’Unione Europea
La combinazione immunoterapica di Imfinzi ( Durvalumab ) e una singola dose di Imjudo ( Tremelimumab ) è stata approvata...